Non passarono 3 minuti dal fischio d’inizio che i blucerchiati si portarono in vantaggio: Zecchini nella propria metà campo recuperò un pallone e servì Savoldi II che, liberatosi dal rossoblù Arcoleo, riservì Zecchini. Portatosi in avanti, il libero doriano scoccò un gran tiro e mise la sfera dentro la porta di Girardi.
Dopo lo sbandamento causato dal gol subito, il Grifone ritornò in se e iniziò a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Arcoleo e Basilico impegnarono in due occasioni l’ex portiere genoano Di Vincenzo.
Sullo scadere del primo tempo il Grifone riuscì a raggiungere il pareggio: Ghetti tirò una punizione che colse di sorpresa i difensori Arnuzzo e Bedin. Il portiere Di Vincenzo cercò di evitare il gol, abbozzando anche un’uscita, ma Damiani colse l’occasione si buttò sulla palla e la mise in rete: 1-1 e fine primo tempo.
Le squadre si presentarono sul terreno di gioco per la ripresa del secondo tempo e il Genoa parve determinato a conquistare la vittoria e si lancò subito in attacco. Al 3° minuto della ripresa Pruzzo cercò di appoggiare per Damiani ma questi era ostacolato dal difensore Arnuzzo e cadde a terra. Per il direttore di gara non c’è dubbio: rigore per il Genoa.
Sul dischetto si presentò un Pruzzo un pò titubante, tirò ma Di Vincenzo intuì e deviò il pallone, salvando così laporta blucerchiata. O’Rey si disperò davanti ai suoi tifosi ma venne immediatamente confortato da Damiani.
Il Grifone non si perse d’animo e al 33° Pruzzo potè rifarsi: Basilico innescò l’azione per servire Castronaro che, sulla sinistra, scoccò un tiro alto e teso, intercettato al volo da Pruzzo. O’Rey, con un poderoso stacco, superò Zecchini e battè Di Vincenzo, siglando così il gol dell’1 a 2.
La Sampdoria tentò in tutti i modi di reagire e conquistare almeno il pareggio ma il triplice fischio arrivò e la stracittadina numero 43 (partendo dal 1946) andò ad un Grifone vincente dopo dieci anni di sconfitte.